Umberto Nobile
Nacque il 21 gennaio 1885 a Lauro in provincia di Avellino.
Nel 1908 si laureò in Ingegneria industriale presso l’Università di Napoli. Nel maggio del 1909 entrò nel Genio civile. Con lo scoppio della Grande Guerra prestò servizio presso lo Stabilimento di costruzioni aeronautiche di Roma, di cui sarebbe diventato direttore, specializzandosi nella progettazione di dirigibili.
Restò all’interno dell’amministrazione dei Lavori pubblici fino al 1923, quando, con la creazione dell’arma aeronautica, entrò in quest’ultima. Nel 1925 fu contattato dall’esploratore norvegese Roald Amundsen, che gli chiese di collaborare alla realizzazione di una spedizione per raggiungere con un dirigibile il Polo Nord. Guidò personalmente il viaggio, che ebbe luogo tra l’aprile e il maggio del 1926. L’equipaggio raggiunse il Polo Nord, compiendo un’impresa che avrebbe segnato la storia delle esplorazioni.
Al ritorno in patria gli vennero tributati i massimi onori, tra i quali la nomina, per alta fama, a professore di Costruzioni aeronautiche presso la scuola di Ingegneria della Università di Napoli. Nel 1927 iniziò a organizzare una nuova esplorazione delle regioni artiche. Nella primavera del 1928 ebbe inizio il viaggio del dirigibile, chiamato “Italia”. Nel corso dei voli di esplorazione l’aerostato si imbatté in una tempesta che il 25 maggio lo fece schiantare sulla distesa di ghiaccio. Sette membri dell’equipaggio persero la vita, mentre gli altri nove esploratori, incluso N., rimasero sul pack. Dovettero aspettare il 24 giugno, quando venne tratto in salvo da solo, mentre il resto dell’equipaggio fu recuperato il 12 luglio. Al ritorno in Italia fu posto sotto accusa per il comportamento avuto nella conduzione della spedizione. Venne istituita un’apposita commissione d’inchiesta, i cui risultati furono molto critici nei suoi confronti, al punto che egli lasciò l’Aeronautica.
Dal 1931 al 1936 visse in Unione Sovietica. Al ritorno in Italia divenne accademico della Pontificia accademia delle scienze. Dal 1939 al 1942 si recò negli Stati Uniti. Nel 1943 fu invece in Spagna.
Nel 1945 il Consiglio superiore della pubblica istruzione, in quanto docente universitario nominato senza regolare concorso, propose l’annullamento dell’incarico, ma nel 1947 il ministro della Pubblica istruzione lo confermò.
Nel 1945 fu riammesso nell’Aeronautica.
Nel giugno 1946 fu eletto come indipendente nelle liste del Partito comunista italiano all’Assemblea costituente.
Dopo questa breve esperienza politica e fino al 1960, la sua attività principale fu l’insegnamento universitario.
Alla fine del 1965 il ministro della Difesa decise di insediare una nuova commissione di militari per valutare il suo operato nel corso della spedizione. La commissione non riaprì l’inchiesta del 1929 e ritenne i provvedimenti presi nel 1945 sufficienti per la riabilitazione.
Morì a Roma il 30 luglio del 1978.
Mario De Prospo