Tommaso Antonio Maria Lanzilli

Nacque a Benevento (secondo altra fonte ad Avellino, dove comunque i genitori fecero iscrivere l’atto di nascita) il 25 maggio del 1801 da Luigi e Rachela De Luca, forse di passaggio a Benevento. Si sposò con Adelaide Montuori.
Dopo gli studi giuridici divenne avvocato. Entrò nell’Ordine giudiziale (giudiziario) e fece una rapida carriera: il 3 febbraio del 1840 fu decurione di Avellino; nel gennaio del 1842 fu giudice del Tribunale civile di Calabria Ultra II e dopo un anno divenne giudice criminale e facente funzioni di procuratore generale; divenne sostituto procuratore a Girgenti nel febbraio del 1845 e a Salerno sempre a febbraio del 1845. Nel 1848 venne trasferito a Salerno dove rimase alcuni anni, passando da sostituto procuratore generale a procuratore generale. Dopo essere stato trasferito in Calabria per punizione, nel 1857 riottenne la carica di procuratore generale, questa volta a Napoli.
L’11 luglio del 1860, dopo che re Francesco II delle Due Sicilie ripristinò in extremis la Costituzione del ’48, fu nominato procuratore generale presso la Corte criminale di Napoli con gli onori di consigliere della Corte suprema di giustizia; nove giorni dopo diventò ministro di Grazia e Giustizia.
Il 17 settembre del 1860, con Garibaldi al potere e Luigi Pisanelli al vertice del Dipartimento di grazia e giustizia, diventò consigliere della Corte suprema di giustizia di Napoli.
Dopo l’unificazione continuò ad essere consigliere, questa volta della Cassazione di Napoli, e nel gennaio del ’63 fu primo presidente della Corte di cassazione della Sicilia; dodici mesi dopo venne nominato senatore del Regno. Per il Senato fu relatore di due disegni di legge e intervenne sopra numerose materie: ad esempio, le riforme della legge notarile, della contabilità dello Stato e del codice penale marittimo.
Il 21 luglio del 1869 chiese ed ottenne il collocamento a riposo. Trascorse gli ultimi anni della sua vita ad Avellino. Divenne anche membro della Società siciliana per la storia patria.
Morì ad Avellino il 23 febbraio 1878.

Antonio Silvestri