Giuseppe Rega
Nacque a Mugnano del Cardinale il 24 maggio 1825. Pure appartenendo ad una famiglia sempre distintasi per attaccamento e fedeltà ai Borbone, il giovane R. partecipò ai fatti del ’48, mentre ricopriva la carica di decurione del Comune di Mignano. Il 31 agosto 1861 fu eletto capitano della Guardia Nazionale di Mugnano e nell’ottobre successivo maggiore del battaglione mandamentale, conducendo in tale veste un’efficace lotta al brigantaggio che infestava il Baianese, il che gli valse la nomina, nel giugno del 1863, a Cavaliere dell’Ordine Mauriziano.
Amministratore attivo e capace, legò il suo nome al salvataggio delle due maggiori istituzioni religiose di Mugnano, il santuario di Santa Filomena e il collegio di San Pietro a Cesarano, destinati alla soppressione dalle leggi eversive dell’asse ecclesiastico, ottenendo la trasformazione del primo in orfanotrofio ed educandato femminile e del secondo in ginnasio pareggiato.
Eletto consigliere provinciale nel giugno 1861, rappresentò ininterrottamente il Mandamento di Baiano sino alla morte nel 1891.
Appartenente alla Sinistra moderata, il 22 ottobre 1865 fu eletto deputato nel Collegio di Cicciano, battendo con 331 voti a 200 l’uscente barone Pasquale Ravelli, venendo poi riconfermato senza difficoltà nel 1867, nel 1870 e nel 1874. Ma alle elezioni del 5 novembre 1876, indette all’indomani della caduta della Destra, dovette confrontarsi con un candidato nicoterino, Gabriele Ravelli di Cicciano. L’ufficio elettorale proclamò eletto Ravelli, ma la Camera, il 2 marzo 1877, udite le conclusioni del comitato inquirente, annullò l’operato dell’ufficio elettorale e proclamò eletto Rega con 444 voti contro i 440 attribuiti a Ravelli.
Depretis, del quale Rega era sostenitore, lo fece nominare, con decreto reale del 16 marzo 1879, senatore del Regno. Da allora, pur partecipando attivamente ai lavori del Senato, egli si dedicò prevalentemente all’amministrazione del suo Comune e della Provincia.
Morì a Napoli il 14 febbraio 1891.
Vincenzo Barra