Fondi e Donazioni Archivi

Il patrimonio archivistico, costituito innanzitutto dall’archivio di Guido Dorso, è stato arricchito, nel corso del tempo, da importanti acquisizioni di altri archivi privati (Mosca, Di Marzo, Biondi, ecc.).

Insieme agli archivi cartacei sono disponibili la consistente fonoteca Biondi e un fondo fotografico di notevole valore storico e documentario. Per quanto riguarda l’archivio fotografico, il Centro Dorso partecipa al “Censimento Fotografia Italia“, progetto nazionale promosso dal MIBACT, e ha aderito alla rete campana delle fototeche e degli archivi fotografici.

Tutto il patrimonio archivistico conservato dal Centro Dorso è stato riconosciuto “di interesse storico particolarmente importante” dal MIBACT, con Decreto n. 3/2015. La “Dichiarazione di interesse storico particolarmente importante”, notificata ufficialmente il 2 novembre 2015, è stata emanata dall’organo competente, la Soprintendenza Archivistica della Calabria e della Campania, in base alla disciplina prevista dal Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.

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Archivio Guido Dorso

L’archivio è costituito innanzitutto dagli scritti di Dorso, manoscritti e dattiloscritti, da quaderni di appunti e schede bibliografiche. Di grande rilevanza è la documentazione relativa al Pd’A e al Centro meridionale azionista, di cui Dorso fu rappresentante di primo piano.La parte più consistente e importante dell’archivio è quella del carteggio (circa 600 lettere, ordinate in fascicoli nominativi). Tra i corrispondenti, Croce, Gobetti, Fortunato, Salvemini, Bellieni, Lussu, Tommaso Fiore, Muscetta, Omodeo, Togliatti, Spinelli, Rossi-Doria. Un breve scambio epistolare con Mussolini (1915) documenta la collaborazione di Dorso a “Il Popolo d’Italia” durante il periodo della battaglia interventista. Consulta qui l’inventario del Fondo.

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Archivio Mosca

Imponente e ricco archivio, donato dalla signora Liliana Mosca Romagnolo, unica figlia di Oreste Mosca (Napoli, 4 febbraio 1892-Mercogliano (Av), 31 ottobre 1975), personaggio di primo piano nella storia del giornalismo italiano del primo e del secondo dopoguerra. L’archivio è composto per la maggior parte da carteggi (circa 4.000 lettere) intrattenuti con molte figure di spicco della vita culturale, politica ed economica dell’Italia del Novecento, da Giovanni Ansaldo a Ernesto Fassio a Renato Angiolillo. Notevole, per importanza e consistenza, il carteggio con Giuseppe Prezzolini, 215 lettere, dal 1915 al 1975.

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Archivio Di Marzo

L’archivio è stato donato dal principe Filippo Di Somma, nipote di Vito Di Marzo da parte materna, nel 2007. La documentazione è costituita dalla corrispondenza politica di Donato Di Marzo (Tufo (Av), 7 agosto 1840-Napoli, 9 febbraio 1911), importante e significativa figura della vita economico-sociale, oltre che politica, del Mezzogiorno post-unitario. Possidente e industriale, fu tra gli iniziatori dello sfruttamento delle miniere di zolfo di Tufo. Consigliere provinciale per il collegio di Montefusco dal 1873 al 1896, nel 1882 divenne deputato per quattro legislature. Il governo Di Rudinì lo nominò senatore del Regno dal 1896. Seguace di Zanardelli, sedette nella sinistra moderata.

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Archivio Biondi e Fonoteca

L’archivio comprende documenti relativi all’attività politica e culturale di Federico Biondi (Avellino, 13 settembre 1925-ivi, 12 maggio 2014). Si tratta di relazioni, testi di conferenze, promemoria, appunti manoscritti, ritagli di stampa e documentazione di supporto ad argomenti specifici, materiali che rivestono notevole interesse per lo studio delle vicende politiche e amministrative della città di Avellino.
Si affianca all’archivio una preziosa raccolta di nastri, audiocassette, dischi e compact disc di musica classica, a disposizione degli interessati per ascolti individuali o di gruppo. Consulta qui l’inventario del Fondo.

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Archivio Fotografico

Da anni il Centro Dorso ha avviato la raccolta e la schedatura dei materiali fotografici di più notevole interesse, una fonte importante ai fini di una più completa conoscenza del territorio irpino. L’operazione di raccolta del materiale fotografico è evidentemente un work in progress che ha già dato primi lusinghieri riscontri, frutto anche di una proficua collaborazione tra il Centro Dorso, i privati, gelosi custodi delle testimonianze fotografiche, le Pro-Loco, gli enti e le associazioni culturali che operano nei 118 Comuni dell’Irpinia. La raccolta fotografica ammonta oggi a oltre 12.000 immagini.