Ettore Scola
Nacque a Trevico il 10 maggio 1931 da Giuseppe e Adelaide Pentimalli. A Roma frequentò il liceo classico “Umberto I” e negli stessi anni iniziò una lunga e importante collaborazione con il settimanale satirico “Marc’Aurelio”. Su insistenza del padre, si iscrisse alla facoltà di Medicina all’Università di Roma La Sapienza per poi trasferirsi alla facoltà di Giurisprudenza dalla quale si ritirò a soli tre esami dalla laurea. Nel 1950 esordì alla Rai come autore dei testi per i programmi radiofonici Hoop-là, Rosso e nero, Gran varietà e Punto interrogativo e collaborò ai fortunati programmi di Alberto Sordi. Nel 1953 firmò come sceneggiatore il suo primo film Fermi tutti, arrivo io! diretto da Sergio Grieco e interpretato da Tino Scotti; il suo esordio alla regia avvenne nel 1964 con il film Se permettete, parliamo di donne. Decisivo per la sua formazione fu l’incontro con i registi Antonio Pietrangeli e Dino Risi.
S. fu uno tra i più sensibili interpreti della società italiana in rapida trasformazione, rappresentò una commedia all’italiana più aderente alla realtà, introducendo nuovi elementi quali l’impegno civile e politico, gli aspetti culturali e sociali, la riflessione sul tempo e lo spazio, sul mistero dell’esistenza, il valore dei sentimenti. Attraverso le fragilità e i conflitti interiori dei personaggi rappresentò le contraddizioni del mondo esterno, i conflitti politici e sociali. Numerosi furono i medio e lungometraggi di carattere squisitamente politico; il suo impegno nelle file del Pci si concretizzò anche attraverso la sua candidatura alle elezioni per il Parlamento europeo nel 1979. Dieci anni più tardi, nel 1989, divenne ministro della Cultura del “governo ombra” di Achille Occhetto. Si occupò anche di produzione: fondò, insieme con altri registi e sceneggiatori, la “Cooperativa 15 maggio” e la casa di produzione Studio EL. Fu più volte insignito di premi prestigiosi nazionali e internazionali e importanti onorificenze.
Morì a Roma il 19 gennaio 2016.
Maria Teresa Antonia Morelli