Doppio appuntamento in Irpinia per il prof. Sabino Cassese | 24 aprile 2024 | Immagini, report e rassegna stampa

Il Prof. Sabino Cassese insignito della cittadinanza onoraria: una giornata di riflessione e dibattito su Unione Europea e autonomie territoriali
Il 24 aprile il Prof. Sabino Cassese, Professore emerito della Scuola Normale Superiore di Pisa e Giudice emerito della Corte costituzionale, è stato protagonista di una giornata ricca di eventi in Irpinia, in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria da parte del Comune di Atripalda.
La mattina ha tenuto una lectio magistralis presso la sede del Centro Dorso alla Casina del principe di Avellino. Davanti una platea di studenti provenienti dagli istituti di istruzione superiore di Avellino e provincia, dopo i saluti del Presidente del Centro Dorso, Luigi Fiorentino, il Prof. Cassese ha relazionato sul tema: “L’Europa conviene? Crisi e successi dell’Unione Europea”.
“Non ci si può permettere il lusso di non far parte dell’Unione Europea. Oggi la nostra voce di italiani non sarebbe ascoltata da nessuno se non fossimo presenti in UE, perché essere massa critica fa la differenza per avere una voce nel mondo”. Il Giudice emerito si è soffermato anche sul tema della partecipazione elettorale, rivolgendosi in particolare ai giovani: “La democrazia è partecipazione. Se si partecipa poco c’è minore democrazia. È nostra responsabilità stimolare i ragazzi, ma sono moderatamente ottimista”, ha affermato, lanciando un appello all’impegno civico delle nuove generazioni.
Nel pomeriggio, presso la Sala consiliare del Comune di Atripalda, si è svolto il momento solenne della giornata con il conferimento della cittadinanza onoraria al Prof. Sabino Cassese da parte del Consiglio comunale della cittadina della valle del Sabato. Una cerimonia molto sentita e partecipata, resa ancora più solenne dalla votazione unanime del consiglio comunale. Nel suo discorso di ringraziamento, il Professore ha voluto evidenziare il legame profondo che lo lega alla terra natia: “Sono stato sempre legato a questo posto, qui ci sono le mie radici, mi hanno ispirato nelle cose che ho fatto come professore, ministro, amministratore pubblico e giudice costituzionale”.
Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il Prefetto di Avellino Paola Spena, i vertici provinciali delle forze armate e dell’ordine, la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Fiorella Pagliuca e rappresentanti del mondo istituzionale, politico e culturale.
Dopo la seduta monotematica del Consiglio comunale si è svolto il convegno sul tema dei “livelli essenziali delle prestazioni e le autonomie territoriali”. A tal proposito, il Presidente del Centro Dorso, Luigi Fiorentino, ha posto l’accento sull’importanza di una visione politica chiara e determinata per affrontare le sfide dello sviluppo meridionale: “Si deve affrontare, con una chiara visione politica, il tema della classe dirigente e del governo dei territori. Le tematiche legate allo sviluppo del Mezzogiorno devono diventare esse stesse oggetto di una politica riformatrice con una consapevolezza e determinazione maggiore che in passato”, per poi concludere il suo intervento con l’interrogativo “il processo riformatore dello Stato […] rappresenta per il Meridione un’opportunità di riscatto e di crescita?”
Il Prof. Cassese nel suo discorso ha evidenziato le sfide ancora aperte e le difficoltà nel raggiungimento delle autonomie territoriali: “Non siamo riusciti a eliminare il divario tra Nord e Sud. Autonomia vuol dire differenziazione, camminare con le tue gambe. Ci può essere chi ha gambe più robuste e chi no. Allora deve intervenire lo Stato per riconoscere che ognuno cammini con le proprie gambe. Ma non dobbiamo illuderci che possa essere realizzata in un giorno”, ha affermato, sottolineando quanto l’autonomia possa rappresentare un vantaggio, se fossero garantiti, per tutti, i livelli essenziali delle prestazioni.
La giornata si è conclusa con una consapevolezza maggiore delle sfide e delle opportunità che attendono il Paese, arricchita dalla testimonianza e dall’esperienza di un grande protagonista della vita pubblica italiana.