Nell’ambito delle attività del Centro di ricerca “Guido Dorso” di analisi e studio dei problemi economici e delle dinamiche sociali del Mezzogiorno, sono stati pubblicati tre volumi sulle iniziative pubbliche e di ricerca svolte negli ultimi due anni: Summer school, webinar sullo sviluppo e ricerca sullo sviluppo integrato Irpinia-Sannio.
Tutti i saggi sono disponibili sul sito del Centro Dorso (www.centrodorso.it) in formato ebook, open access.
“Con la pubblicazione dei volumi si conclude una fase intensa di attività di elaborazione e di studio della società meridionale e irpina da parte del Centro Dorso. Proseguiremo con ulteriori approfondimenti e ricerche sulla condizione giovanile e sui servizi pubblici locali, a partire dalla gestione dei rifiuti e del servizio idrico.
Gli esiti della ricerca sullo sviluppo dell’Irpinia e del Sannio e la diffusione degli altri materiali delle iniziative sono a disposizione delle istituzioni locali e della politica per definire un programma di sviluppo. Occorre voltare pagina. Serve un nuovo protagonismo responsabile di quanti hanno a cuore le sorti del Mezzogiorno e dell’Irpinia”. Così commenta Luigi Fiorentino, presidente del Centro Dorso.
Progetto di ricerca “Fare emergere i potenziali di sviluppo dell’Irpinia e del Sannio”
Il volume “I territori: nuovi attori politici dello sviluppo locale? Un’indagine sociologica nelle province verdi di Avellino e Benevento” (Edizioni del Centro Dorso, Avellino, 2022), a cura di Marina Mastropierro, con la prefazione di Mimmo Carrieri, rende noti i primi risultati della ricerca “Fare emergere i potenziali di sviluppo dell’Irpinia e del Sannio”.
Il progetto, che proseguirà anche nei prossimi mesi, è sostenuto delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Avellino e Benevento e vede il contributo scientifico del Dipartimento di scienze sociali ed economiche della Sapienza, Università di Roma.
Soddisfatto dell’iniziativa il presidente del Dorso, Luigi Fiorentino, “Lo studio individua alcuni indirizzi strategici per progettare e realizzare un modello di sviluppo, condiviso dalle comunità e dagli enti locali dell’Irpinia e del Sannio, che punti al potenziamento dell’istruzione e formazione, al miglioramento dell’erogazione dei servizi pubblici e soprattutto a creare lavoro”.
“Questa ricerca fornisce un quadro scientificamente solido e realistico della condizione sociale ed economica delle due aree analizzate, mostrandone i problemi ma anche le opportunità che si aprono davanti ai soggetti locali e nazionali che vogliano accompagnare con successo un percorso di innovazione” ˗ Così commenta il prof. Mimmo Carrieri, responsabile tecnico-scientifico dell’iniziativa. ˗ “Il PNRR, la sua elaborazione e la sua attuazione rendono tale percorso non solo necessario ma anche più plausibile. Per questo dedicheremo gli sviluppi successivi ad enucleare le priorità più importanti e più realizzabili nella prospettiva di rafforzare anche le sinergie tra i due territori dell’Irpinia e del Sannio”.
La pubblicazione raccoglie gli interventi di un ciclo di incontri promossi dal Centro di Ricerca Guido Dorso da luglio 2020 a marzo 2021 per discutere e confrontarsi sulle prospettive di sviluppo del Mezzogiorno. L’obiettivo è stato quello di riflettere sullo stato dell’arte del Mezzogiorno, con particolare riguardo al “caso Irpinia”, in una fase storica particolarmente delicata dal punto di vista sanitario, economico e sociale, per individuare le linee strategiche e gli interventi prioritari a livello territoriale per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Tra i temi esaminati: l’attenzione alla infrastrutturazione digitale e alla banda larga e ultra larga nelle aree interne; l’importanza di investire su educazione, istruzione e formazione per colmare i divari che ancora continuano a penalizzare i giovani del Mezzogiorno, rispetto a quelli di altre aree del nostro Paese; la proposta di rilancio degli Istituti tecnici superiori; la necessità di nuovi investimenti in ricerca e sviluppo; il rafforzamento del Servizio Sanitario Nazionale, con particolare attenzione alla medicina territoriale e all’assistenza domiciliare; la valorizzazione dei territori a partire dal loro potenziale turistico e il rilancio di settori strategici, tra cui l’agricoltura, l’aerospazio e la farmaceutica.
“Come Centro Dorso abbiamo voluto promuovere, in piena emergenza grazie alla modalità webinar, un ciclo di incontri per stimolare il dibattitto pubblico e soprattutto per dare il nostro contributo a ricucire quel rapporto di fiducia e sintonia tra cittadini e istituzioni, mappare le principali proposte che provengono dal basso, individuare le possibili linee di azione, ascoltando proprio i protagonisti e i destinatari dello sviluppo. Gli interventi dei relatori pubblicati nelle pagine successive sono anche l’esempio concreto dell’importanza dello sviluppo partecipato, della capacità di cooperare delle istituzioni con i corpi intermedi, le organizzazioni non profit e la società civile” (dalla presentazione al volume di Luigi Fiorentino).
“Le Summer school” (Edizioni del Centro Dorso, Avellino, 2022).
Il volume rende disponibili i materiali delle tre Summer School organizzate dal Centro di Ricerca Guido Dorso negli anni 2019, 2020 e 2021.
Le tre scuole hanno visto la partecipazione di giovani irpini e sono state condotte da professori universitari ed esperti che hanno approfondito con gli allievi alcuni macro-argomenti di grande attualità riguardanti la sfera politica, economica e sociale. Sono state organizzate e realizzate con due obiettivi: dare vita ad una vera e propria scuola di pensiero in grado di fornire ai giovani allievi ulteriori e più approfondite conoscenze e costruire un senso di comunità tra i giovani partecipanti.
“Le Summer School sono state organizzate e realizzate dal Centro Dorso per dare vita ad una vera e propria scuola di pensiero volta ad edificare un senso di comunità tra i giovani partecipanti e gettare i buoni semi dell’ideale della Rivoluzione meridionale, che passi dalla rivoluzione spirituale ad una rivoluzione politica e sociale, ricordando il pensiero dorsiano, non con toni celebrativi, ma proseguendo il suo impegno proprio dove si era fermato. Con questo spirito, la scuola estiva si rivolge ai giovani del Mezzogiorno per incarnare la Rivoluzione necessaria per costruire la nuova classe dirigente” (dalla presentazione al volume di Luigi Fiorentino).