Margherita Ciampo Bellieni
Nacque a Sturno, in provincia di Avellino, nel 1899, da una famiglia benestante; si laureò presso il Collegio Suor Orsola Benincasa a Napoli e insegnò Lettere negli istituti tecnici. Sposò Camillo Bellieni, originario di Sassari, ideologo del Partito sardo d’Azione; da questa unione nacque un figlio, Nicola.
Collaborò con l’organo del Partito sardo d’Azione “Il Solco” e con il settimanale politico letterario e di informazioni “Riscossa”. Dalle colonne de “Il Solco” (24 giugno 1945), motivò la nascita delle sezioni femminili nella provincia di Sassari, evidenziando l’importanza di far comprendere anche alle donne le linee direttive del Partito, gli scopi a cui esso tendeva, tra cui l’autonomia che doveva essere spirituale prima che politica, e quindi economica e amministrativa. Nel marzo 1946 si candidò alle elezioni comunali di Sassari, ma non venne eletta.
Fu rappresentante dell’area autonomistica nell’Unione donne italiane, che aprì le sue prime sezioni in Sardegna nel 1945; dell’attività dell’Udi in Sardegna e a livello nazionale scrisse in un articolo apparso su “Riscossa” del 13 agosto 1945. Condivise con il marito l’impegno politico nella rinascita del Partito sardo d’Azione all’indomani della II guerra mondiale, e, in tale veste, ricoprì importanti ruoli dirigenziali. Numerosi i comizi, in tutta la Sardegna, dove illustrò il programma del Partito. Partecipò a vari congressi del Psd’A intervenendo sulla questione femminile e sui compiti della donna sarda nella nuova vita autonoma e democratica dell’Isola; in particolare, all’VIII Congresso (Cagliari, 5 maggio 1947), ricordò un grande autonomista scomparso, Guido Dorso, al quale era legata da un rapporto di stima.
Nel maggio 1949 diede vita all’Associazione femminile per la Rinascita isolana, che ispirò molti anni dopo, l’Associazione delle donne sardiste, con sede a Cagliari, riconosciuta ufficialmente dal Psd’A nel 2015.
Morì in Bruxelles nel 1989.
Maria Teresa Antonia Morelli